Pensavate di esservi liberati di noi?
Ed invece no, questo sabato, 7 ottobre torna Potrebbe Piacerti!
Una seconda stagione che parte con tanta voglia di ritrovare i fedelissimi ascoltatori, di conoscerne altri, ma soprattuto con tanta voglia di divertirci, divertire e farvi sentire lì con noi.
Una delle cose più belle che in questo anno ci è stata detta è proprio quella di avere l’impressione di essere lì, di poter intervenire da un momento all’altro, di stare al tavolino con due amici e poter dire la propria!
Ecco non aspettiamo altro che questo: i vostri commenti alle puntate, le cose che vi hanno divertito (anche sceme, soprattutto sceme, io ne vado particolarmente fiera), le volte in in cui avete dissentito, le idee che vi vengono in mente, noi ci siamo e non vediamo l’ora di creare qualcosa da condividere con tuttə!
Oggi riflettevo su quanto delle volte soprattutto con noi stessi, mettiamo dei parametri di valore valutandoli in base al successo di qualcosa e quanto rientrare in determinati ambiti faciliti enormemente il successo di persone, progetti, libri che non necessariamente ne hanno.
Quando magari restare tra pochi è un bel privilegio se si crede davvero in quello che si sta facendo, e per crederci intendo che se si prova piacere, se c’è uno scambio vero senza voler per forza essere performativi, senza per forza dover usare le idee sentite da qualcun altro per voler essere riconosciuto con quell’etichetta e rientrare nella bolla delle persone che si parlano tra di loro e si danno la pacca sulle spalle, allora si ha il privilegio di poter davvero avere uno scambio con una community con cui ci si può davvero confrontare, senza lasciare fuori nessuno.
Sia chiaro, non sto facendo quei discorsi odiosi di chi sostiene che vanno avanti solo i raccomandati, gli amichetti di qualcuno e via dicendo, vedo in giro tanta monnezza, come si dice a Roma, ma vedo anche tantissime alternative di qualità, e mi piange il cuore non poter stare mai davvero al passo con tutto quello che vorrei vedere, ascoltare, leggere e fare.
Sul fare poi vi dirò di più, più in là.
Sto leggendo un libro che mi sta facendo pensare molto e forse si dovrebbe davvero più uscire di casa e fare invece che stare sempre a parlare, pensare, leggere, studiare.
Tutto importantissimo e fondamentale ma fare resta sempre quello che poi davvero ti resta addosso.
Beneeee!
Anche oggi la mia capacità di andare fuori tema quando volevo solo annunciare che stiamo tornando l’ho dimostrata ampiamente.
Mi raccomando tenetevi pronti per sabato!
Non vedo l’ora di vedere le vostre reazioni.
E grazie ancora a chi ci sostiene.