Spatriati

“Lo sai che tua madre e mio padre sono amanti?” chiede Claudia a Francesco una mattina di sole, nell’atrio della scuola.

Claudia è stravagante, spavalda, ha i capelli rossi e si veste spesso da uomo.

Francesco ha una fede dogmatica ma allo stesso tempo incerta.

In quell’incontro una scintilla in cui Francesco riconoscerà qualcosa di sé e da quel momento non si lasceranno più.

Cresceranno insieme, diventeranno amici anche se non è una semplice storia di amicizia quella tra Claudia e Francesco.

Mario Desiati, l’autore del libro, vincitore del Premio Strega, ci racconta un mondo dove riesce a descrivere tutta la complessità di una generazione, la sua, quella che oggi ha dai quaranta in su, ma nella quale chiunque si senta sdradicato, fluido e abbia tentato di trovare la propria identità lontano da casa, in un altro paese, alla ricerca di un suo posto nel mondo, può ritrovarsi.

A volte si leggono romanzi solo per sapere che qualcuno ci è già passato.

Si passa attraverso le vite dei due protagonisti, scoprendo la naturalezza di vivere il desiderio così come viene nel momento in cui si presenta davanti.

Senza timore di toccare le corde del romanticismo, senza pudore nell’indagare i dettagli più ruvidi dell’istinto e dei corpi, interroga il sesso e lo rivela per quello che è: una delle tante posture inventate dagli essere umani per cercare di essere felici.

Un romanzo che potrebbe essere scandaloso per qualcuno ma che di scandaloso non ha nulla perché Desiati riesce a raccontare questa storia trasmettendo esattamente quel desiderio di vita che dà senso a tutto.

Titolo: Spatriati

Autrice: Mario Desiati

Editore: Einaudi

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Laureata in filosofia, giornalista pubblicista, podcaster, formatrice, amo i gatti, i libri e viaggiare.
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