Mi stride tutto a dicembre.
I film, le canzoni, tutto sembra dire che a breve ci sarà qualcosa di magico, un miracolo e l’attesa finisce per essere vana.
Tutta la preparazione al Natale, il traffico, i regali fatti a caso, quelli brutti, tutto lo spreco di carte, cartoni, pacchetti, cibo.
Mi lascia un senso di pesantezza e solo tanta voglia di dormire.
Del Natale mi piace il momento in cui tutto finisce e ci sono quei giorni in cui puoi davvero goderti e riposarti da tutte queste aspettative che dicembre si porta dietro.
Allora le strade tornano di nuovo percorribili, i negozi sono svuotati, fa freddo e c’è poca gente in giro, le lucine tornano ad essere belle perché creano una dolce atmosfera, arriva finalmente quel momento in cui hai fatto tutto quello che dovevi fare e puoi finalmente fare quello che vuoi fare.
Obblighi questa volta non ci sono.
Che bello il silenzio, che belli i messaggi del dopo Natale, quelli che mandi non perché devi fare gli auguri ma perché vuoi sentire quelle persone.
Sono i giorni sinceri in cui finalmente filtra l’essenza vera, quello che resta, quello che senti, senza obblighi.
Invidio chi ama questo periodo, chi riesce a stare a proprio agio in questi giorni, che a me invece vanno così stretti.
Ogni anno spero che vada diversamente, ma poi il mood del Grich arriva più forte che mai.
Con questo non voglio dire che il Natale non dovrebbe esistere perché tutti abbiamo dei ricordi di Natali felici, quindi qualcosa di buono questo periodo dovrà pur averlo.
Vorrei però che finalmente ci si potesse sentire liberi di scegliere di passarlo come ognuno preferisce e con chi preferisce esattamente come credo che debba essere vissuta la propria vita.
Che il Natale quest’anno non sia il 25 dicembre, che la vigilia non sia il 24 o sì se quel giorno ti piace così com’è.
Trovati il tuo giorno di nascita, di rinascita, trovati un giorno tuo, ogni anno diverso, fai caso a quando sei felice, appagato come quando eri bambini a Natale e fa che quello sia il tuo Natale.
Ecco questo è il mio spirito natalizio quest’anno: farò caso a quando mi sentirò quella bimba felice e protetta di quel Natale di tanti anni fa.