“Le parole non sono mai ‘solo’ parole, ma sono veri e propri ganci verso un mondo di significati, verso visioni differenti della realtà” ed usarle bene, conoscerle, indagarle, ci serve per pensare meglio e capire quello che ci circonda.
C’è chi pensa che la lingua sia fatta da una serie di regole grammaticali e che per parlare bene basti conoscerle e saperle applicare. Una volta imparate si può campare di rendita tutta la vita.
Nulla di più sbagliato.
La lingua è viva e sono i parlanti a plasmarla. La lingua è democratica e si trasforma, cambiando anche il nostro modo di guardare le cose intorno a noi. Usare le parole bene è una vera e propria arte e @a_wandering_sociolinguist in questo libro ha deciso di indagare il linguaggio utilizzando un metodo fondato sul dubbio-riflessione -silenzio.
Il dubbio, necessario per essere sicuri di aver capito quello che abbiamo letto o ascoltato.
La riflessione, fondamentale soprattutto prima di formulare un concetto.
Infine il silenzio, tutt’altro che vuoto, quello che talvolta decidiamo di mantenere, dopo aver dubitato e meditato.
Interessantissima anche l’analisi sul potere della lingua a livello politico, di come questa venga protetta” esattamente come si cerca di non cambiare le regole della società da parte di chi detiene il potere.
Inoltre Vera Gheno racconta le sue esperienze personali, quello che ha osservato negli anni, mettendo con estrema generosità una parte del suo vissuto a nostra disposizione e rendendo la lettera di questo libro estremamente piacevole, coinvolgente e sempre profondamente stimolante.
Titolo: Le ragioni del dubbio
Autrice: Vera Gheno
Editore: Einaudi