Cosa sono gli stereotipi di genere, i pregiudizi e i biasche tutti abbiamo (anche inconsciamente)? In che modo e quanto influenzano la nostra vita? Sono questi alcune delle tematiche che abbiamo affrontato con Annadebora Morabito, coach e trainer nel ambito della ricollocazione ed orientamento professionale, diritti delle donne e violenza di genere durante l’evento di Novembre a Roma.
I bias cognitivi, in psicologia, sono quei giudizi, o pregiudizi, che si sviluppano in base alle interpretazioni delle informazioni in nostro possesso, si sviluppano anche senza una logica e spesso portano ad una mancanza di oggettività di giudizio. I convincimenti a questi connessi vengano introiettati dai media, dai processi educativi, dalla pubblicità, dal modo in cui comunichiamo e riescono ad creare un impatto positivo o negativo sulla qualità della vita delle persone in modo segnante.
I bias possono avere differenti forme:
- stereotipi genere,
- di età,
- categorizzazioni legate ad un gruppo,
- o quei banali stereotipi che deformano molto spesso la realtà in cui viviamo.
Ascoltando le esperienze dalle socie dell’associazione Young Women Network abbiamo potuto prendere coscienza di come spesso le “lenti deformanti” degli stereotipi di genere condizionino la vita professionale, la crescita effettiva cui le donne possono aspirare in contesto organizzativo, rispetto al trattamento che ricevono, rispetto al benessere di cui godono in un’ottica di worklife balance e come questi possano essere un vero e proprio ostacolo al raggiungimento degli obiettivi.
Il genere è il primo terreno nel quale si manifestano le differenze di potere
J. Scott
Stereotipi di genere e pregiudizi molto spesso sono convinzioni limitanti e queste interpretazioni talvolta condizionano anche noi stesse nella giusta osservazione del reale e ci impediscono di vedere le infinite possibilità presenti davanti a noi. Talvolta siamo anche noi stesse che li subiamo che ci convinciamo che siano la realtà ed i limiti che ci impogono i pregiudizi altrui diventano anche i nostri.
Annadebora ci ha lasciato qualche domanda per lavorare sulle nostre convinzioni, un modo per aiutarci a comprendere cosa succede quando ci limitiamo ed uno spunto di riflessione per affrontare in futuro i bias che si creano nella nostra mente.
Un semplice esercizio da provare:
Pensate ad una situazione nella quale avete sperimentato un convincimento limitante.
1. Quali sono le azioni che avete fatto?
2. Quale il risultato di queste azioni e dell’evoluzione della situazione?
3. Cosa avreste potuto fare in ottica potenziante?
4. Quali vostre competenze o caratteristiche personali avrebbero potuto agevolarvi?
(articolo originariamente scritto per Young Women Network)